BG XVIII.58

Se diventi cosciente di Me, supererai con la Mia grazia tutti gli ostacoli della vita condizionata. Se invece, rifiutando di ascoltarMi, non agisci in questa coscienza ma sotto la spinta del falso ego, sarai perduto.
[Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda] ▴ chiudi

SPIEGAZIONE: La persona situata nella coscienza di Kṛṣṇa soddisfa le esigenze quotidiane della vita senza derivarne troppo ansie. Gli sciocchi non riescono a capire quest’assenza di preoccupazione, non sanno che Kṛṣṇa diventa l’amico più caro di chi agisce in coscienza di Kṛṣṇa e Si prende cura del suo benessere. Kṛṣṇa dà Se stesso a quest’amico devoto che in ogni momento si sforza di soddisfarLo con le sue azioni.

Nessuno dovrebbe lasciarsi trasportare dal falso ego in una concezione materiale dell’esistenza centrata sul corpo, né artificialmente credersi indipendente dalle leggi della natura materiale o libero di agire come vuole. Ogni essere condizionato è sottoposto alle dure leggi della materia, ma non appena agisce nella coscienza di Kṛṣṇa, si libera dalle incertezze materiali. Constatiamo che se una persona agisce fuori dalla coscienza di Kṛṣṇa si perde nel vortice della materia, nell’oceano di nascite e morti. Nessun’anima condizionata sa veramente ciò che deve o non deve fare, al contrario di chi agisce nella coscienza di Kṛṣṇa, che ha libertà d’azione, perché i suoi atti gli sono suggeriti dall’interno da Kṛṣṇa stesso e confermati dal maestro spirituale. ▴ chiudi

Lettera a Balavanta 22/12/1971

Non c‘è limite alla perfezione, avanzando possiamo cercare di migliorarci sempre più, e nonostante ciò, non ci sarà mai un limite a quanto noi potremmo dar piacere a Krishna. Così come per un materialista non c‘è limite a quanto maya possa prenderlo a calci.
[Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda] ▾ leggi+

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